Tre post e siamo già a una deriva intimista,
da sotto le coperte,
sussurri in penombra...
Meglio tornare all'ovile, così diamo un senso alla botta in fronte:
Molte persone vedono - e vivono- il rapporto amoroso come un mutuo.
Basta leggere i titoli dei libri di Francesco Alberoni e scopriamo che esistono fasi differenti del rapporto amoroso: io voglio concentrarmi sull'amore ormai maturo. Poche righe per tracciare il profilo di un tipo di coppia:
- fidanzati che si sono conosciuti giovani (alle scuole superiori, compagni di banco, all'oratorio nel paesello..)
- si sono innamorati e si sono amati
- lui e lei non hanno avuto altri fidanzati
- lui ha qualche anno in più di lei
- lei generalmente studia, lui ha studiato e lavora, oppure lavora solamente
- queste coppie si ritrovano a 25 anni circa con 6-7 anni di fidanzamento, i loro anni di scoperte fatte insieme, qualche crisi ma superata..
Morale della favola: è gia tutto scritto-non da me- da loro:
Tutto fila lisco finchè c'è la separazione degli obiettivi: lui lavora (o viceversa) e lei studia, ma nel momento in cui entrembi i partner si trovano sullo stesso piano, cioè decidere insieme il futuro della loro storia, al di là del vedersi e ritornare alle loro case,- beh- qui casca l'asino. Perchè?
Non è l'uomo o la donna: è solo il partner più forte che capisce che sono passati degli anni e in mano si ha solo una coppia che ha vissuto solo in funzione di essa. Manca il respiro. Capire che l'amore si è sciolto in quotidiana routine è doloroso, faticoso, e maledettamente difficile, da ammenttere e vedere.
Una scelta: pagare il mutuo e continuare a essere insieme quotidiana routine, non scostarsi una virgola da quello che si è o era, già non si può cambiare a 25 o 30 anni, no, troppi problemi di instabilità..
Un'altra: finire, stop, rendersi conto che a una certa età si ha bisogno di esperienza, si deve pretendere altro, altra vita, altra vitalità..
Purtroppo vince la prima scelta 8 volte su 10.
Garantito.