venerdì, marzo 28

Distrazioni

Tempo di alti e bassi, questo. Mi sveglio con una dose illimitata di volontà di fare e già a colazione è tutto svanito nel biscotto che si rompe e cade sul fondo della tazza. Cerco la primavera nei profumi, mi consolo guardando la neve sulle montagne all'orizzonte, e rimando e rimando.
Mah, non avrei tempo per distrarmi, studio lavoro consegne progetti sono lì..già, lì, mi spettano e io li aspetto.
Ed io rallento sempre di più, quasi rimango immobile di fronte alle cose e guardo.. e rileggo un appunto di quattro anni fa..

Ogni mio amore resta per me come un'insistente distrazione in cui mi fisso

Alfonso Gatto
( Isola 1929-1932)

mercoledì, marzo 26

Mobilità apparente


Rimango sempre sconcertato pensando al grado di mobilità che abbiamo raggiunto negli spostamenti. Penso al mio piccolo e vedo le montagne lontane all'orizzonte e mi dico: cavolo, stamattina ero lì, ad oltre 2000 m nella neve fino alle ginocchia, ed ora vi guardo dalla cucina di casa, accanto al fuoco, mentre domani sarò a 200 km in un dipartimento..
Se da un lato mi sento compiaciuto della padronanza dei luoghi che mi circondano, d'altro canto mi rendo conto che manca il tempo per far sedimentare tutte le sensazioni che provo, i profumi che sento, i luoghi che vedo. Non parlo di possedere le cose, ma di viverle e assorbirle fino al midollo, lasciarsi immergere pienamente..

lunedì, marzo 24

Neve in fronte














Un po' di noia e disfattismo mi stavano portando a passare il fatidico Lunedì dell'Angelo a casuccia..ma l'indole di faticare quando gli altri se ne stanno a riposare ha prevalso, e come sempre, la fatica è stata ripagata. Rimanere a casa era come crogiolarsi nella solita aria viziata, stantia.. Montagna, neve, sole...più che ripagati..davvero! Oggi sono contento, soddisfatto, quando ti crei tu la strada tra la neve, tra gli abeti, e sudi e sei contento, perchè gli orpelli non servono, le tossine se ne vanno..e sei leggero e sei in cima..

sabato, marzo 22

Non sai tu che è il mattino di Pasqua?

[..] Vesti la Bellezza in luogo della cenere,
profumati e smetti le vesti di lutto.
Spalanca il tuo cuore, che esso
lasci entrare la gioia in questo giorno di Pasqua.
Cerca, accompagnandoti a una folla felice, la casa di Dio;
mescola lodi, preghiere e canti,
cantando alla Trinità.
Fa' che da oggi la tua anima sempre
faccia una Pasqua di ogni mattino.

Gerard Manley Hopkins

venerdì, marzo 21

Lavoro

Dopo mesi di vita sedentaria, libri, treno e routine rassicurante, ritornare al lavoro all'aperto è stata una boccata di ossigeno.
Pala, piccone, catarsi.
Il cantiere è sempre ricco di personaggi simpatici, ed anche se tu rappresenti lo spauracchio di ogni direttore dei lavori, ti trovi a condividere problematiche ed a risolverle insieme.
I muscoli indolenziti, le mani sporche di terra, ma a sera i pensieri sono positivi, scremati dalla fatica, che esalta l'essenzialità..
Ed anche se torni a casa e ad aspettarti c'è solo il letto-solo- non ci sono problemi..

martedì, marzo 18

Lentamente scivola..

Convivi da decenni con il tuo corpo. Lo conosci nell'intimo...ma l'cchi che cade nella scollatura di una donna non riesci mai a controllarlo..scappa, si lascia scappare.. avere delle amiche serve a molto, ti accorgi che la vita di un uomo è misera, ma tenera...

Francesco De Gregori - Non dirle che non è così

E non c'ho fatto ancora l'abitudine
o forse mai ce la farò
sara che sono troppo sensibile
o nella testa chissa che c'ho

Quando il nostro corpo avverte dei pericoli, il cervello attiva una serie infinita di impulsi e comandi allo scopo di proteggerci e difenderci dall'attacco esterno. Nel campo amoroso non funziona così, anzi, a volte ci ritroviamo a soffrire ancora di più, e la razionalità è lasciata da parte..noi pensiamo che il tempo, nuove prospettive possano guarire i dolori, ma le ferite non si rimarginano, perchè sono radicate nella corteccia profonda del cuore.

And I've never gotten used to it, I've just learned to turn it off

L'unica strada è quella di anestetizzarci,desensibilizzare il cuore quando soffre. Una scelta vantaggiosa al momento, ma sulla lunga distanza il pericolo è quello di ritrovarci con una scatola vuota, un cuore che batte di un suono cacofonico, incapace di risentire il ritmo dell'amore...

Non lo so, l'esasperazione della sofferenza reiterata..

venerdì, marzo 14

La giusta distanza

Qual è la giusta distanza da mantenere nell'informazione, nella narrazione di un fatto di cronaca? Nel suo film, carlo mazzacurati ce lo racconta molto bene, andando oltre -soprattutto- alla lezioncina di giornalismo, pretesto per sondare i nostri comportamenti nei confronti dei fatti che ci coinvolgono a livello geografico e a livello personale.
Perchè quando ci lasciamo coinvolgere, quando facciamo cadere le nostre campane di vetro e ci apriamo all'altro siamo più vulnerabili e in un amore moderno è megli mantenere la giusta distanza che aprirsi totalmente.
Purtroppo rimango nel dubbio, nel limbo di chi si è aperto ed è rimasto sguarnito, e penso alla giusto distacco ma ancora convinto che amare non è una cosa che si fa a metà...

giovedì, marzo 13

Franco Battiato

La quiete dopo un addio


Vivevamo segregati a quel tempo
Giacevo così mi parve e cadeva la neve
Curiosità e prudenza si univano ed indagavo
Mi avventurai a studiare il gelo e i suoi composti
E le immense riserve
Verrà un altro temporale sarà di nuovo estate
E scoppieranno i suoi colori per le strade
Ci sentiremo crescere e la voglia di viaggiare
Ed incontrare nuovi amori
Che rifaranno credere.
Monti sorgenti, dalle acque appariranno le baie dell’incostanza
Le valli dell’incoerenza per superare questa noia di vivere
Prendi ciò che vuoi dai tuoi giardini sospesi nell’anima
Verrà un nuovo temporale e finirà l’estate
La quiete dei colori autunnali a riflettersi sulle strade e sugli umori
Come il dolce malessere dopo un addio
Poche le cose che restano alla fine di un’estate
La quiete dei colori autunnali si rifletterà sulle strade e sugli umori
Come il dolce malessere dopo un addio.

Curriculum Vitae (CV)

Nella nostra esistenza, siamo stati e saremo vittime o carnefici. A volte spudoratamente lucidi, altre ne subiamo le conseguenze senza accorgercene.
Il carnefice ci pone nelle mani un potere può fare male, che fa male. Quello che distingue un carnefice di professione da chi ha assunto temporaneamente l'aspetto, non è l'esercizio del dolore, bensì la capacità di reggere alla visione delle conseguenze provocate da esso.
La vittima purtroppo subisce, ma chi non si è mai nutrito di vittimismo? In fin dei conti si tratta di sofferenze limitate, circoscritte alla vita.
Insomma, se sei carnefice, non ti presentare dalla vittima chiedendo come sta..
Se sei vittima, non farla davanti al carnefice..

mercoledì, marzo 12

Deriva intimista..

Tre post e siamo già a una deriva intimista,
da sotto le coperte,
sussurri in penombra...

Meglio tornare all'ovile, così diamo un senso alla botta in fronte:

Molte persone vedono - e vivono- il rapporto amoroso come un mutuo.
Basta leggere i titoli dei libri di Francesco Alberoni e scopriamo che esistono fasi differenti del rapporto amoroso: io voglio concentrarmi sull'amore ormai maturo. Poche righe per tracciare il profilo di un tipo di coppia:
- fidanzati che si sono conosciuti giovani (alle scuole superiori, compagni di banco, all'oratorio nel paesello..)
- si sono innamorati e si sono amati
- lui e lei non hanno avuto altri fidanzati
- lui ha qualche anno in più di lei
- lei generalmente studia, lui ha studiato e lavora, oppure lavora solamente
- queste coppie si ritrovano a 25 anni circa con 6-7 anni di fidanzamento, i loro anni di scoperte fatte insieme, qualche crisi ma superata..

Morale della favola: è gia tutto scritto-non da me- da loro:

Tutto fila lisco finchè c'è la separazione degli obiettivi: lui lavora (o viceversa) e lei studia, ma nel momento in cui entrembi i partner si trovano sullo stesso piano, cioè decidere insieme il futuro della loro storia, al di là del vedersi e ritornare alle loro case,- beh- qui casca l'asino. Perchè?
Non è l'uomo o la donna: è solo il partner più forte che capisce che sono passati degli anni e in mano si ha solo una coppia che ha vissuto solo in funzione di essa. Manca il respiro. Capire che l'amore si è sciolto in quotidiana routine è doloroso, faticoso, e maledettamente difficile, da ammenttere e vedere.
Una scelta: pagare il mutuo e continuare a essere insieme quotidiana routine, non scostarsi una virgola da quello che si è o era, già non si può cambiare a 25 o 30 anni, no, troppi problemi di instabilità..
Un'altra: finire, stop, rendersi conto che a una certa età si ha bisogno di esperienza, si deve pretendere altro, altra vita, altra vitalità..

Purtroppo vince la prima scelta 8 volte su 10.

Garantito.

martedì, marzo 11

scritto in fronte

L’amore carnale è la materia di un sacramento. La divisione dell’amore in un amore cosiddetto carnale e in un altro spirituale è discutibile. Non ci dovrebbe mai essere un amore puramente carnale, mai un amore puramente spirituale. Ognuno di essi contiene sempre qualcosa d’altro. Noi non siamo puro spirito, né pura materia e forse gli angeli ci invidiano la perpetua fusione dei due elementi .

Heinrich Böll, Lettera a un giovane cattolico,
tradotta in italiano da La Locusta di Vicenza

lunedì, marzo 10

italian style (stile italiano per gli anglofoni)

Qui una volta era tutta campagna, adesso è solo campagna elettorale.

malcelata invidia

Ci sono giorni, settimane, purtroppo mesi della propria vita, in cui segui le persone nel medesimo fluire verso la routine, ma non smetti di fissarti nei particolari, per trovare speciali affinità, spiragli di dialogo non verbale.
Un anello alla mano, destra, anulare.
Una telefonata alle sette e mezza di mattina, treno, sorriso, buon lavoro.
Eccoti, un bacio, andiamo.
Questi sono frontali contro cui l'airbag si gonfia ma tu non ringrazi di esserti salvato, perchè la malcelata invidia ti fa torcere il collo contro una normalità che non è tua, che non sei loro, che non ti aspetta nessuno.
Verrà il tuo momento, e avrà i tuoi occhi..

venerdì, marzo 7

accostamenti..

Il Devoto-Oli riporta, di seguito allo sfrontato, un verbo che calza a pennello: quel napoletano di sfuculiare, alias "Stuzzicare con osservazioni e motti pungenti". Cercherò di non farmi venire troppa fame, ovvero farmi del male.